La gravina
Nelle città senza Mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… forse alla Luna…… o alla gravina. A Laterza di sicuro.
Una meraviglia della natura dalla quale, nei giorni di cielo terso, il mare appare in lontananza a dividerla con una linea netta dal cielo che alla terra la invidia profondamente e che cerca di imitare con la forma delle nuvole.
Un luogo magico immerso nel silenzio, riscaldato dal sole e abbracciato dal vento che scompiglia capelli e pensieri.
La Gravina di Laterza è uno dei più grandi canyons d’Europa, un unicum in tutta l’Italia, originata dall’erosione delle rocce e per l’innalzamento dei continenti. È un’oasi protetta, lunga 12 Km e larga circa 400 mt, costituita da muraglioni di roccia consumati dall’erosione e lisce pareti di calcare biancastro alte più di 200 mt, disseminate di innumerevoli cavità e cengie sospese nel vuoto.
Ospita diverse specie vegetali, come orchidee selvatiche ed Euphorbia dendroides, e animali di grande interesse, come l’avvoltoio capovaccaio, il falco grillaio e la cicogna nera, oltre a mammiferi come istrice, tasso, volpe, donnola, cinghiale e diverse specie di rettili e anfibi come il geco di kotschy.
Ma anche l’uomo ha abitato questi luoghi impervi ma estremamente affascinanti, creando
insediamenti rupestri provvisti di sentieri, scalette, terrazzamenti, sistemi di raccolta e distribuzione dell’acqua piovana. Il tutto scavato nella roccia calcarenitica o sfruttando le grotte naturali.
Ancora oggi, prestando sempre attenzione ai vincoli dettati dalla Lipu qui ha una vera e propria Oasi per la protezione dell’ecosistema, l’uomo può godere dello spettacolo naturalistico offerto dalla nostra gravina. Il Parco infatti è diviso in percorsi dalle diverse difficoltà, ed è fornito di una serie di pareti predisposte all’arrampicata. Ma ci si può anche rilassare con passeggiate, escursioni in bici o a cavallo di adorabili asinelli.